Elisa Renaldin
Teatro Trasformativo

IL MIOTeatro Trasformativo

Varese, 1982. Il cortile ai piedi di due palazzine di tre piani, il caldo di una sera d’estate in cui volano ancora le lucciole. Un muretto su cui siedono nonni, genitori, zii e vicini di casa emozionati e partecipi. Alcuni bambini di 7, 8, 9 anni si alternano per presentare il loro spettacolino fatto di giochi e sketch, barzellette, canzoni cantate con voce tremate, accompagnate dalla musica emessa da una piccola radio a batterie. Ricordo ancora il batticuore nell’essere di fronte a quella piccola platea, ma da lì è nato tutto.

Cosa spinge un individuo a voler diventare attore? Ci sono molte ragioni: per alcuni si tratta di desiderio di fama, per altri di necessità espressiva, per taluni è eterno desiderio di gioco, di stimoli, di adrenalina. Per altri ancora, si tratta di esigenze di conoscenza e di esplorazione…di sé, del mondo, dell’animo umano, della vita. Alcuni maturano anche il bisogno di voler comunicare qualcosa d’impellente, di portare la loro visione del mondo per migliorarlo, per sensibilizzarlo.

Da che mondo è mondo, il Teatro è intrinsecamente trasformativo, ma quello che se ne ricava dipende solo e unicamente da chi lo dispensa e da chi ne fruisce. Più è alta la sensibilità, più la mente è aperta e più il cuore è in ascolto, e più una performance teatrale diviene impattante e significativa.

Lo stesso dicasi di tutte le scuole, i seminari e i laboratori teatrali. Non si tratta solamente di formare alla professione dell’attore, si tratta in primis di formare la persona, modellarne l’anima, farla emergere dal blocco di granito in cui si trova. Perché questo fa, il teatro: scava e ripulisce, leva il superfluo e rinvigorisce. O almeno, questo è ciò che ha fatto a me, e che io agevolo negli altri attraverso il mio Teatro Trasformativo.
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TEATRO TRASFORMATIVOLive

Il Teatro Trasformativo Live ha l’obiettivo di riaccendere i colori del desiderio, suonare le corde del sentimento e riattivare la molla per intraprendere azioni ispirate per il cambiamento.

Un individuo che crede di poter attivare un cambiamento con la sola forza del pensiero o della volontà, si accorgerà che non è quella la leva principale su cui può contare sulla lunga distanza. Ciò che attiva la molla si fonda sempre, unicamente, sulle emozioni generate dall’idea e dal desiderio che si vuol vedere realizzato, in altre parole: l’ispirazione.
Come si attiva l’ispirazione? C’è prima di tutto un pensiero che accende un desiderio, questo porta ad una creazione mentale, vale a dire un’immagine o una visione, per raggiungere la quale si attiva l’azione.

Le emozioni, quindi, sono il vero motore che spinge ad agire. Potrai fare il pieno di stimoli, riaccendere la tua immaginazione, potrai lasciarti trasportare dalla fantasia e apprendere ad un livello superiore partecipando agli eventi live, primo fra tutti “Fuori dal recinto”, che con un mix di spettacolo, formazione e sperimentazione pratica, ti darà lo slancio per ripartire o proseguire verso i tuoi obiettivi, stimolerà la tua curiosità, ti farà fare un’esperienza nuova condividendo con molte altre persone l’energia che verrà messa in moto.

Cos’è che rende il Teatro Trasformativo Live un evento così unico? Il fatto che sia interattivo, che ci sia condivisione, che i presenti in sala siano chiamati a fare qualcosa. Eh sì, è finito il tempo di stare seduti sulla sedia ad osservare e basta, è ora di attivarsi, di essere spettatori partecipi, co-responsabili di ciò che accade in sala. E’ finita l’era di osservare passivamente e porsi nella condizione di giudicare, mentalizzare e analizzare astrattamente: è tempo di partecipare e realizzare insieme, di aiutarsi l’un l’altro, di condividere e di mettersi in gioco. Questo è il principio, se no che trasformazione ci può mai essere? L’Arte, in questo caso, gioca il ruolo primario di stimolare l’emisfero destro, favorire l’ascolto e la connessione con gli altri, aprire alle percezioni, favorire la sensibilità e l’emozionalità. Solo aprendo quelle porte, si potrà far entrare un messaggio di evoluzione e di crescita: non si passa dalla mente, ma dal cuore.

È un’esperienza formativa, ed è anche uno spettacolo teatrale. È un momento in cui si attiveranno le tue sinapsi, ma in cui si muoveranno anche le tue viscere. Verranno stimolati i tuoi occhi e le tue orecchie, ma anche i sentimenti e i desideri. Starai seduto ad ascoltare, e dovrai alzarti per fare. Starai in silenzio e dovrai parlare. Sarai in contatto con te stesso e anche con tutti gli altri presenti. Non ti potrai nascondere, non potrai scappare, non potrai evitare. Una volta entrato lì, avrai varcato non solo la soglia del teatro, ma anche quella della tua interiorità. Se amerai questo gioco, non vorrai più smettere.

TEATRO TRASFORMATIVOWorkshop

Il Teatro Trasformativo non mette sul tuo volto una maschera interpretativa, ma vuole levartela, per esplorare la tua interiorità, esprimerla e valorizzarla. Il principio ispiratore è l’Autenticità, per riscoprire la quale, vieni accompagnato nel mondo emotivo e percettivo per entrare in una nuova dimensione di te.

Questo metodo nasce dopo 20 anni di sperimentazioni utilizzando tecniche creative, artistiche, psicologiche, energetiche e corporee.

Ci sono momenti della vita in cui è necessario cercare nuove strategie per ritrovare passione e slancio, indispensabili per uscire da una condizione di impasse, in cui magari la motivazione si è un po’ affievolita, si avverte un forte senso di mancanza o di insoddisfazione, oppure si vuole raggiungere un livello più alto di realizzazione, si è alla ricerca di un boost, di uno stimolo.
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TEATRO TRASFORMATIVOCiò che vivrai nei seminari residenziali

1. Sperimentazione
In questi stratosferici weekend, ti farò sperimentare giochi, esercizi teatrali, training fisici, meditazioni, momenti di grande dinamicità e momenti di profonda riflessione in cui inizierai a scoprirti e a ritrovarti. Sarà del tempo dedicato completamente a te, una sorta di reset che ti consentirà di dare un bel colpo di spugna a quello che ti ha definito finora, per scoprire nuove versioni di te e nuove possibilità per la tua vita.
2. Liberazione
Ho pensato questi percorsi per uomini e donne che vogliono liberarsi di falsi dogmi e credenze, e di una visione di se stessi e della vita che li ha finora limitati. Questo inganno è avvenuto grazie a trucchi e manipolazioni attuati da un sistema che gioca proprio sul porre dinnanzi ai nostri occhi solo una piccola porzione di verità, lasciandoci completamente ignari di chi siamo e approfittandosi di questo.
3. Avventura
Ogni singolo workshop ha l’obiettivo di aiutarti ad uscire dall’ordinario, dal conosciuto e dagli automatismi che ogni giorno, anche non volendo, replichi.
Per fare questo, dovremo esplorare un territorio nuovo e quindi utilizzeremo:
4. Vecchi e nuovi strumenti
- Sperimenteremo giochi ed esercizi teatrali che ti faranno uscire dalla tua zona di comfort
- Utilizzeremo l’arte come strumento terapeutico e ludico che ti costringerà a vedere te stesso sotto un’altra luce
- Utilizzeremo il corpo in un modo che nemmeno ti immagini
- Ci rapporteremo attivamente al resto del gruppo per mettere in moto delle dinamiche relazionali strettamente legate all’immagine che hai di te
…e questo sarà solo l’inizio...
5. Sorprese e imprevedibilità
Quello che tira fuori dal cilindro magico un attore non lo puoi prevedere. I workshop hanno delle linee guida ma ha anche spazi che sono lasciati aperti per poter cogliere l’imprevedibilità del momento, l’unicità delle circostanze che si verranno a creare, e questo genererà della creazioni originali di gruppo. La creatività è un elemento importante, in questa esperienza, e quindi è soltanto essendo presenti e partecipi che creeremo insieme tutto ciò che è “fuori programma”. Pronto per le sorprese?
Qual è l’ostacolo più grande in cui si può rischiare di incappare?

È insidioso, spesso si camuffa da verità e certezza, dà stabilità e senso di sicurezza. Non è visibile, non ha odore, non ha colore né forma, eppure può importi dei limiti senza che tu te ne accorga. È ciò che io chiamo recinto percettivo. È un limite di percezione riguardo a se stessi e alla propria realtà circostante. Quasi sempre ne siamo inconsapevoli. Ma abbiamo un àncora di salvataggio: il Teatro Trasformativo. Questo percorso ti fa uscire per forza dai recinti percettivi: le tecniche attorali ti consentono di sperimentare altre versioni di te, e in quel momento inizi a capire dove ti trovi. Se hai sempre portato lo stesso abito, e arrivo io a dirti di levarlo e di provarne un altro, e poi un altro e un altro ancora…con tutta probabilità inizierai a capire che ci sono altri vestiti, altri colori e forme che ti piacciono e che non avevi mai preso in considerazione: si attuerà un cambio di prospettiva. Magari inizialmente potrà forse destabilizzarti, di sicuro ti farà uscire dalla zona di comfort, ma poi inizierai a prenderci gusto, garantito.

In pratica zittisci un po’ l’emisfero sinistro che ha bisogno di calcoli, analisi e regole, e ascolti l’emisfero destro, che ti stimola alla scoperta, all’esplorazione, quindi all’uscita dal recinto. Se sblocchi una parte, le riequilibri entrambe. Il mondo ha bisogno che venga liberato il Femminile Interiore di ognuno, che va messo in comunicazione col Maschile Interiore. Immagina come questo cambiamento nell’interiorità di ognuno, potrà generare un cambiamento nella realtà esteriore. Il mio Piano di evasione dai recinti percettivi ha come obiettivo la creazione di un'Umanità all'Unisono, e usa come strumento il Teatro Trasformativo.
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