Chi sono
Elisa Renaldin

Sono attrice e counselor e attraverso il Teatro Trasformativo, aiuto Donne e Uomini a
liberarsi di ideologie limitanti, uscire dai recinti percettivi, affinché possano gettare la
“maschera” e ritrovare la Libertà di essere Se Stessi.
Come lo faccio?
Attraverso esperienze trasformazionali che rinnovano la Visione del tuo Io.
Come sono arrivata a questa idea?
Rimescolando più volte gli ingredienti della mia vita, fino a che esperienze, vissuti e competenze diversificate sono diventate un’amalgama ricca di potenziale trasformativo.

Esperienze di
Trasformazione

La mia passione per la conoscenza abbraccia una moltitudine di cose: musica, psicologia, scrittura, spiritualità, cinema e filosofia, solo per citarne alcune. La mia insolita combinazione di interessi e competenze è unica e rappresenta una forza, e nel momento in cui ho unito i punti, ne è uscita un’immagine inaspettata che sintetizza ciò che faccio: attraverso l’arte,
la creatività e il teatro – e tutto ciò che ho imparato nel corso della mia intera esistenza –faccio vivere esperienze trasformazionali che portano alla riscoperta del proprio Sé Autentico.
Teatro Trasformativo
Sono attrice e insegnante di Teatro Trasformativo. In più di 20 anni ho avuto il piacere di favorire connessioni tra Cuori e Anime, e ho visto rifiorire persone che si sentivano confuse, ma che desideravano attuare un cambiamento, sapendo di doversi mettere in gioco in prima persona.
Il mio motto è: con le emozioni e i pensieri, possiamo reinterpretare noi stessi sul palco della vita.
Counseling
Sono anche Counselor e ho svolto percorsi e studi di psicologia, evoluzione interiore e spiritualità. Questa esperienza mi permette di mettere insieme i pezzi e usare i miei strumenti su solide basi. Ho scritto libri su svariate tematiche: come superare un abbandono sentimentale, come affrontare le dipendenze, come ritrovare la propria vera natura e forza interiore.
Cinema e Musica
Sono una scrittrice e un'artista appassionata di musica e di cinema e tra le mie attività ci sono spettacoli e performance dal vivo, workshop intensivi, seminari residenziali e l’innovativo format di Teatro Trasformativo Live. Credo fortemente nell’Arte e nella Bellezza come strumenti di Evoluzione individuale e collettiva.

Il mio vissuto
e la mia formazione

Il mio vissuto personale ha avuto non poca influenza sulla mia formazione, e a seguito di alcune grandi ferite è iniziato un viaggio di esplorazione ed elaborazione profonda dentro di me,
che non si è mai più fermato.
Lo strappo iniziale
Quand’ero neppure adolescente, la scelta di mia madre di aderire a un credo fondamentalista, di stampo settario, ha drammaticamente frantumato gli equilibri famigliari e psicologici. Sono cresciuta in un ambiente severo e limitante, che puniva la libera manifestazione di sé stessi, delle proprie caratteristiche e talenti, e la realizzazione dei propri desideri. Il costante indottrinamento, i limiti imposti, la riduzione della libertà espressiva e le pressioni psicologiche, hanno esercitato un iper-controllo che ho involontariamente fatto mio, fino al punto di sviluppare ogni genere di malattia psicosomatica e cadere in depressione. Coliti, gastriti, disturbi del comportamento alimentare, allergie e altre infiammazioni sono stati il risultato di come il mio organismo cercasse di reggere tali pressioni. Ma in quel momento, si stava manifestando anche la mia parte intuitiva, che mi chiedeva a gran voce di levare le tende e di trovare una via d’uscita.
Le due svolte
A 22 anni, sfidando l’autorità dei miei genitori, ho preso coraggio a quattro mani e sono volata a Bruxelles per partecipare ad un seminario di Anthony Robbins. In quell’aula con altre 2000 mila persone, si è smosso in me qualcosa. Subito dopo e senza perdere tempo, mi sono iscritta ad HRD Academy, raggranellando i soldi dal mio lavoro come cassiera part time. Dopo quelle esperienze intensive in cui si andavano a spaccare schemi mentali radicati, mi si è accesa fortemente l’esigenza di ridare voce a bisogni e desideri sopiti. Mi mancava l’aspetto creativo.
Disattendendo nuovamente le aspettative dei miei genitori, a 23 anni mi sono iscritta al mio primo corso di teatro, dove mi si è aperto un mondo. Poi è accaduto qualcosa che ha attirato il timore e la disapprovazione di tutti. La fuoriuscita dalla famosa setta, a 24 anni, ha comportato – come da prassi – l’allontanamento sia dalla comunità che dalla famiglia. Il prezzo da pagare per la mia libertà è stata l’alienazione sociale, che mi ha lasciata completamente sola. Sola nel deserto.
Ma questo mi ha spinta a mettermi alla ricerca di altri strumenti per sanare le mie ferite, con l’ostinata necessità di scoprire parti di realtà che mi erano state occultate.
Il fulmine dal cielo che ha favorito il risveglio
La prematura e improvvisa scomparsa di mio padre, quando avevo 28 anni, è stato lo shock che mi ha spalancato gli occhi e fatto vedere la realtà religiosa fondamentalista dalla quale ero uscita, permettendomi di iniziare un percorso spirituale autonomo. Ho frequentato guru, maestri e professionisti del settore olistico, imparando tecniche energetiche e di rilascio emozionale, che di volta in volta sperimentavo su me stessa ed iniziavo ad applicare nei numerosi corsi di teatro che nel frattempo avevo iniziato a condurre. Non ho mai smesso di formarmi: da seminari con registi dell’Actors’ Studio americana, fino al diploma in Counseling Metacorporeo, dal teatro danza al Master in discipline per il benessere psicofisico.
Le ultime scosse di terremoto
Vivere il trauma di un abbandono sentimentale inaspettato alla soglia dei 40 anni, mi ha violentemente spalancato la mente sul mio potenziale ancora inespresso, sul mio valore di Donna, e sull’effettiva capacità di camminare sulle mie gambe, acquisendo quella che ho battezzato “Indipendenza Interiore”.
Infine, accompagnare mia madre nel corso della sua malattia, un tumore cerebrale, è stata per me una preziosa occasione per riconnettermi con lei dopo un lunghissimo periodo di separazione, colmare delle profonde lacune e guarire la relazione con il Femminile, elemento essenziale per l’equilibrio di ogni essere umano. Ogni singola esperienza di vita è diventata per me motivo di studio e di lavoro su me stessa, permettendomi di distillare ogni volta una goccia di elisir trasformativo.

Aprire varchi
e riunificare

Perciò, se devo trovare un comune denominatore alle mie esperienze, è quello di attraversare dei confini – ciò che io chiamo recinti percettivi – a volte dei veri e propri varchi tra una realtà precedente e una successiva completamente diversa, e superare i limiti interiori auto-imposti, gettando la maschera e riscoprendo la verità di me stessa un po’ alla volta, Per me è ormai una costante e una missione osservare la realtà e decodificarla, accorgermi di ciò che costituisce un ostacolo e un freno (dati da tradizioni, famiglia, ideologie, religioni, consuetudini) e sviluppare internamente le forze che aprono una breccia. Tutto il mio lavoro sta nel fornire modelli, spunti, strumenti e ispirazioni per favorire il medesimo salto evolutivo negli altri.

Mi sono incamminata su un nuovo sentiero, tracciandolo, e sto lasciando le mie orme per tutti coloro che vorranno intraprenderlo. Il mio desiderio è favorire una liberazione e una riappacificazione interiore, così che – ponendo fine ai troppi conflitti interni individuali – si dia il via ad una riunificazione sul piano collettivo.

Questo è il presupposto del macro progetto che ho chiamato Umanità all'Unisono, che pone le basi per la creazione di una sorta di comunità energetica, vibrazionale, che condivida lo stesso sentire, al di là di idee e opinioni. E' mio obiettivo, anche, riunire quegli individui che si sentono separati, diversi o alieni in questo mondo, coloro che avvertono forte il bisogno di ritrovare un contesto di socialità e condivisione a loro congeniale.
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