LA DONNA DI FUOCO
Se una donna
dovesse basare la sua esistenza
solamente sui rapporti interpersonali,
sarebbe una donna finita.
Nel momento in cui trova, o ritrova,
in se stessa la dignità, l’amor proprio,
le passioni e le attitudini personali,
ha un’ancora di salvezza che
la porta a sviluppare la sua interiorità
per realizzare se stessa
col suo agire centrato e gioioso,
dinamico, creativo e nutritivo.
Una donna
non è nata per assecondare gli altri
e per assumere ruoli secondari
di accondiscendenza e tolleranza incondizionata,
ma per esprimere appieno i suoi talenti e realizzarsi,
e il modo in cui le sue azioni agiscono
positivamente per il bene comune,
è direttamente proporzionato
alla libertà che si concede di esprimersi,
senza farsi intrappolare in dinamiche di oppressione e staticità.
“La donna è mobile”
non significa che è una pazza furiosa
in balia del vento,
ma che ha necessità di essere in movimento
come un mare
che è ricco di vita,
e non può essere tenuta ferma
come una pozza morta.
Non puoi pretendere
di avere una Donna di Fuoco
e poi stancarti del calore che emana,
scappare
di fronte ai suoi tizzoni ardenti
o cercare di imbonirla
con un flusso d’acqua.
Se vuoi
l’ardore della sua Fiamma
e l’energia della sua Luce,
devi correre il rischio di scottarti.
ASCOLTA L’AUDIO
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Musica: Start shootin’ – Little people